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al testo di Nicola Romano
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La mia realtà non sta oltre i cancelli o tra i banchi sconnessi del mercato e neppure nel caos sparpagliato delle parole senza epifania La concretezza mia non si disperde nell’illegalità del quotidiano o tra i budelli tronfi delle strade dove il sozzo fluire tracima come pioggia nei catoi
La mia realtà è un’utopia vagante che forse addenta parte della vita ma che conduce autentiche fonìe a questo assurdo viver da poeta |
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